La spirale è un componente particolarmente degno di nota. Creata da una delicatissima striscia di acciaio, molto più sottile di un capello umano, è la parte interna dello scappamento ed è il cuore pulsante del movimento di un orologio. Al centro è collegata all'asse del bilanciere, una parte chiamata albero del bilanciere in gergo. L'estremità esterna è collegata al bilanciere tramite il pitone. La spirale assicura che il bilanciere oscilli in modo uniforme e garantisce pertanto l'accuratezza complessiva dell'orologio. La sua lunghezza, la sua elasticità e la sua curva determinano la precisione dello scappamento.
Chi ha inventato la spirale del bilanciere?
Lo scappamento a molla fu inventato nel XVII secolo. Il fisico olandese Christiaan Huygens (1629-1695), che visse anche in Francia, fu il primo a scoprire che le leggi dell'oscillazione del pendolo potevano essere applicate all'oscillazione concentrica di una spirale e utilizzate per regolare la marcia degli orologi portatili. In seguito, furono condotti esperimenti con spirali ascendenti sia piatte che cilindriche.
Cos'è una spirale del bilanciere Breguet?
Il pioniere dell'orologeria Abraham Louis Breguet (1747-1823) ottimizzò l'uniformità dell'oscillazione della spirale semplicemente spostandola verso l'alto in un secondo piano della curva finale, il che permetteva alla molla di oscillare in modo ancora più regolare. Calcolare e realizzare l'esatto grado di curvatura è una delle discipline più ardue dell'arte orologiera.
Cosa caratterizza la spirale NOMOS?
La spirale NOMOS è stata adattata allo Swing-System in-house NOMOS e viene assemblata da NOMOS a Glashütte, in Germania. Ciò permette ai calibri NOMOS di funzionare in modo così preciso da poter essere regolati secondo i valori del cronometro senza guadagnare in spessore. Dopotutto, l'obiettivo di NOMOS Glashütte nel campo dell'orologeria non è solo quello di massimizzare la precisione e la stabilità, ma anche di raggiungere la massima eleganza possibile. La spirale NOMOS si riconosce per il suo colore blu. Tradizionalmente, l'azzurramento a Glashütte veniva utilizzato come rifinitura. Oggi ne apprezziamo semplicemente l'estetica.